La Malvasia di Bosa è un vino che conquista.
Lo dice la storia. Ha il colore dell’oro, un profumo inconfondibile, intenso come quello del mare.
È un vino da meditazione che, nelle sue qualità così peculiari, racchiude memorie antiche di secoli.
Una storia che va oltre il territorio della Planargia, e arriva da lontano per abbracciare tutto il Mediterraneo.
Le origini del vitigno
Fu nel Medioevo che la Malvasia divenne uno dei vini più rinomati.
Prodotto principalmente nelle isole greche di Creta e Rodi, si deve ai veneziani l’uso di tale appellativo
per indicare i vini dolci ed alcolici provenienti dalle regioni orientali del Mediterraneo.
Il vitigno è originario della città di Monemvasia (o Monobasia), sulla costa sud-occidentale del Peloponneso. Monobasia si narra avesse un porto, protetto da un’alta roccia a strapiombo sul mare, con un ingresso strettissimo e difficile da conquistare. Nel 1248 un principe greco, per espugnare la fortezza, chiese aiuto ai veneziani, che rimasero in quel territorio e si spinsero nell’entroterra. I veneziani seppero subito apprezzare la Malvasia, e misero in piedi un intenso commercio trapiantando il vitigno a Creta, loro possedimento fin dal 1204, epoca delle Crociate.
Insomma, dalla Grecia il vitigno avrebbe viaggiato sulle navi dei mercanti veneziani,
giungendo fino alle nostre coste; magari risalendo il fiume Temo.
L'arrivo in Sardegna
Secondo gli storici, l’ipotesi più veritiera è che il vitigno sia stato portato sull'isola molto prima dell'assalto dei veneziani
alla fortezza greca, risalendo addirittura al V-VI secolo d.C., subito dopo la caduta dell’Impero Romano.
Molto probabilmente arrivò in Sardegna tramite gli approdi di Bosa e di Calaris:
infatti tutt'oggi ha maggiore diffusione nel Campidano di Cagliari e, soprattutto, nelle colline della Planargia, suo terreno d'elezione.
La Malvasia Oggi
Il termine Malvasia di Bosa indica una tra le primissime DOC in Italia e coincide con i comuni di Bosa,
Suni, Flussio, Magomadas, Modolo, Tinnura e Tresnuraghes; tutti in provincia di Oristano.
L’area di coltivazione del vitigno è ristretta a poche decine di ettari, anche per questo la Malvasia di Bosa
è storicamente considerata nobile ed elitaria, un vino riservato già da tempi antichi alle grandi occasioni.
Il vino prezioso da condividere
Dorato ed elegante. La Malvasia di Bosa è come un gioiello da mostrare alle persone speciali.
Un antico e nobile vino ossidativo, ricco di storia che s’intreccia da molti secoli con le rotte mercantili
mediterranee del vicino oriente.
Simbolo di ospitalità e di amicizia e, per questo, un apprezzato accompagnatore
dei dessert e dei momenti importarti della vita.
La Malvasia come metafora identitaria di antiche — e contemporanee — popolazioni che facevano di questo vino
il dono dell’ospitalità, il più prezioso tra i prodotti il cui uso era sinonimo di eventi importanti:
nascite, morti, unioni, feste e riti religiosi.
Un vino fatto per i respiri profondi, che porta con sé una lunga storia.
Le mille sfaccettature della Malvasia
Questa varietà di Malvasia si differenza dai vini simili prodotti in altre regioni d’Italia per il suo profumo delicato
e per un leggero retrogusto amarognolo che le permette di esaltarsi soprattutto in abbinamento ai dolci.
Si caratterizza per una particolare brillantezza e per le note sensoriali di frutta matura, miele e mandorle tostate.
Le tonalità dorate le sono conferite da una maturazione che avviene in botti scolme che permettono la formazione dei lieviti “flor”,
in grado di regalare note dolci ed aromatiche, e la straordinaria capacità di sopportare bene lunghi affinamenti.
Abbinamenti
Tradizionalmente incastonato tra i vini da meditazione, è utilizzato principalmente come vino da dessert.
Si sposa alla perfezione con il sapore dei dolci sardi tradizionali ed è l'accompagnatore ideale di amaretti
e altre preparazioni a base di mandorle, canditi e frutta secca.
Suggeriamo anche accostamenti a formaggi erboranti, bottarga e cioccolato fondente di qualità.
In versione giovane, cioé con invecchiamento inferiore a due anni, può essere tuttavia proposta anche come aperitivo.
Ma l’abbinamento perfetto è dato senza dubbio dalla piacevolezza di sorseggiarlo con quelle poche, ma giuste persone.
[...] Dopo il caffé, ho versato a tutti un bicchierino di Malvasia di Bosa. [...]
Fabio Volo - nel libro "Tutto è quì per te" del 2023
“Dio non sta con un randello dietro di te, ma ti è davanti con un bicchiere di Malvasia”.
Martin Lutero - Teologo tedesco del XV secolo
«L’uccisore del duca di Clarence minaccia: “Ti annegherò in una botte di Malvasia”.
E proprio in una tinozza di Malvasia Giorgio Plantageneto, duca di Clarence, finì i suoi giorni,
affogato in segreto da due sicari durante la Guerra delle due rose».
William Shakespeare - nel "Vita e morte di re Riccardo III" del 1591